GENERE: Storia d’amore
FORMATO: Ebook
PREZZO: 0,99 promozione
e prevendita / PREZZO STANDARD: 2,99
EDITORE: Ghostly
Whisper / (Women Light’s Whisper)
PRIMA EDIZIONE: 31
Marzo 2021
TRAMA:
Un
amore che supera ogni distanza. Due cuori nati e cresciuti in due mondi
separati ma che battono all’unisono. La storia di una donna condannata a vagare
e dell’uomo che le insegnò a restare.
Beatrice Berger, ostinata e ribelle, viene
mandata a Londra dai genitori per una vacanza studio. Il vero motivo però non è
solo imparare l’inglese, ma allontanarla da un coetaneo che rischia di avere
una cattiva influenza su di lei. La ragazza non si oppone, ma accetta l’idea
senza entusiasmo.
Arrivata a Londra, Beatrice spera solo che i
successivi tre mesi scorrano il più rapidamente possibile. Ma poi, giorno dopo
giorno, le sue prospettive iniziano a cambiare. Coinvolta dalla simpatia
trascinante dei nuovi compagni di scuola, dall’atmosfera e dal fascino della
grande città, Beatrice assapora per la prima volta una libertà a lei
sconosciuta. E per la prima volta scopre l’amore.
Hunter
Stevens, giovane insegnante d’inglese, cerca in tutti i modi di resistere
all’attrazione che prova fin dal primo istante per quella ragazzina testarda,
intraprendente e spesso indisciplinata. Ma lei lo sfida, lo provoca, lo attrae,
si mette nei guai con la sua incoscienza, fino a indurlo a rischiare il suo
ruolo pur di proteggerla da tutto e da tutti, anche da se stessa.
Tra
Beatrice e Hunter nasce una passione dolce ma irresistibile, contro le regole
imposte dalla scuola. Nonostante tutto non si fermano, l’amore oltrepassa i
limiti. Vengono scoperti, ostacolati, allontanati, ma resistono e continuano la
loro intensa relazione.
Finché
una grave accusa, un sospetto tremendo e crudele, contrasta di nuovo la loro
storia.
Beatrice è costretta a partire, promettendo di
tornare. Hunter le chiede di restare.
Ma quando il destino si mette in mezzo, i
desideri del cuore si scontrano con la cruda realtà della vita che Beatrice e
Hunter dovranno imparare a gestire per essere forse liberi, un giorno, di
tornare ad amarsi.
Una storia d’amore, di speranza, di
passione. Ma anche d’amicizia, di fiducia, di lealtà. Tra dolore, separazione,
lontananza, affetti negati… ci sarà ancora spazio per ricostruire un amore così
puro ma così travolgente?
Hunter
mi accolse tra le braccia, baciandomi le labbra. «Ti sei iscritta per la gita
al mare degli studenti?»
«No, non ho intenzione di andarci.»
Mi stesi nell’erba, accanto a lui. Era
una splendida giornata di sole. E io mi sentivo felice. Felice di stare con
lui. Non mi interessava altro. Mi voltai su un fianco per guardarlo e arricciai
il naso.
«Perché no? Southampton è una città
molto carina.» Hunter mi sfiorò la guancia con un dito, trattenendo gli occhi
nei miei. Come faceva sempre quando doveva dirmi qualcosa di importante, o
riprendermi per la mia testardaggine. «Beatrice…»
«Perché significherebbe un giorno senza
te, Hunter. E io non voglio. Anche se tu decidessi di venire con noi, di
accompagnarci e farci da guida insieme a Chris e Sarah… non potrei nemmeno
sfiorarti… e questo mi farebbe impazzire!»
«Io voglio che tu faccia le esperienze
migliori, non devi privarti di qualcosa a causa mia.»
«Ma io ti assicuro che le sto facendo…»
sorrisi rigirandomi e rotolando quasi su di lui. Gli baciai le labbra
ripetutamente. «Le esperienze migliori…»
«Ragazzina, lo sai che non intendevo
questo!» Mi afferrò comunque per i fianchi, sollevandomi leggermente per
guardami negli occhi.
«Mi mancheresti tutto il tempo… e io non
voglio che mi manchi. Detesto quando mi manchi. Io ti voglio con me.» Gli
accarezzai il petto con la mano, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo.
«Possiamo andarci noi, un giorno. Da soli…»
«Va bene, ti porterò dove vuoi.» Hunter
si risollevò, obbligando anche me a rimettermi seduta. «Sei poi andata a
visitare il Museo di Sherlock Holmes, piccola detective?»
«No, non ancora. Tra tutto quello che è
successo, mi sono dimenticata. Poi ero troppo arrabbiata con te, per andarci!»
Incrociai le braccia, stringendo gli
occhi.
«Ci possiamo andare, se vuoi.»
«Io e te, da soli? Senza gli altri?»
«Sì, io e te da soli. Altrimenti dovrai
fare la brava e restare composta, se vuoi invitare anche gli altri. Tenere le
tue deliziose manine a posto, non sempre addosso a me.»
Mi accarezzò le braccia, attirandomi a
sé.
«Ah, ecco! Guarda che sei tu a non
tenere le “deliziose manine” a posto, professore! Quindi devi proprio…»
Chiusi gli occhi, sulle sue labbra.
Senza nemmeno più la forza né la voglia di ribattere, come mia abitudine. E
ogni volta il mio cuore esultava di gioia. Ogni volta ero colta da una sorta di
estasi e stordimento, che nessun alcolico e nessuna droga avrebbero potuto
provocare in me. Solo lui. Solo i suoi baci, il suo sapore. Le sue carezze
calde sulla pelle. I suoi sguardi che mi facevano sentire unica. Unica al
mondo, per lui.
«Visiteremo tutti i musei che vuoi. E
poi ti porterò anche a Buckingham Palace, a vedere il cambio della guardia. E
al mare… a Southampton, a Brighton… E magari anche ad Oxford. E poi a
Stratford-upon-Avon, la cittadina natale di Shakespeare.» Adoravo la sua voce,
il tono con cui pronunciava il nome di quei luoghi. Associati a noi due,
insieme. Alla nostra storia, che non si sarebbe conclusa. «Davvero, io voglio
il meglio, per te.»
Lui voleva il meglio, per me. Il meglio.
E non si rendeva nemmeno conto che il meglio, per me, era proprio lui. Lo
capivo dal modo in cui mi osservava, che non se ne rendeva conto. Come se
avesse voluto darmi di più, offrirmi altro. Oltre a noi due stesi in quel prato
o abbracciati sotto alla nostra quercia.
Hunter non capiva. E quella sorta di
innocenza, in lui, mi riempiva il cuore di dolcezza e di passione, allo stesso
tempo.
Hunter mi salvava da me stessa. Da
quella sensazione di solitudine esistenziale che da sempre mi trascinavo
addosso e che aveva condizionato gran parte della mia vita. Dal terrore che si
insinuava in me di finire in trappola, da qualche parte. In un luogo dove non
volevo stare. Non necessariamente un luogo fisico, un luogo dentro me stessa.
Un luogo senza lui.
Hunter continuava a baciarmi, ad
accarezzarmi. E io diventavo sempre più sua.
Le esperienze migliori. Questo lui
voleva per me. E forse non si era reso conto che io non stavo scherzando. Anche
ridendo, anche rotolandomi addosso a lui. Io ero incredibilmente seria. E non
si trattava più soltanto di baci appassionati, di attrazione, di voglia di lui.
Era altro. Tanto altro. Era lui. Lui, la mia esperienza migliore.
Curiosità su “Insegnami
a Restare”: l’idea della storia è nata molti anni
fa e si basa su esperienze reali. Il romanzo è autoconclusivo, non si prevedono
seguiti o collegamenti tra altre storie e questa.
Per quanto riguarda il
genere del romanzo, non sono certa si possa definire “romance”. È la storia
dell’evoluzione di una donna tra amore, amicizia, gioie, dolori e mancanze.
Londra sullo sfondo è una presenza spesso costante e importante nello sviluppo
della storia.
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BIOGRAFIA BARBARA MORGAN (JOSEPHINE KINGSTONE):
Leggo e scrivo da
sempre. Prediligo urban fantasy e fantascienza ma mi avventuro spesso in altri
generi. Come lettrice non rinuncio mai ai classici e alla poesia.
Lavoro da anni nell’ambito della scrittura,
dell’editoria e della moda. Laureata in lingue e letterature straniere,
specializzata in letteratura inglese, letteratura americana e letterature
comparate, ho vissuto tra Inghilterra, Francia, Italia, Svizzera e Stati Uniti.
Ora vivo in Irlanda, dove organizzo eventi culturali e book club. Ho fondato un
gruppo dedicato alle Sorelle Brontë (Brontë Sisters Ireland). Traduco dall'inglese e dal francese. Colleziono
libri antichi e prime edizioni. Sono appassionata di storia e storia
dell'arte.
Studio da anni danza classica, danza moderna, yoga, pilates e kickboxing. Ho
lavorato nel teatro e in qualche musical. Adoro giocare a scacchi e spero di
approfondire e migliorare la mia tecnica.
Amo la pizza, di qualunque tipo, senza eccezioni… l’unica cosa al mondo che può
competere con il mio amore per i libri. Adoro la musica, il cinema e le serie
tv, ma non riesco a seguire tutte quelle che vorrei. Non sono mai del tutto
sveglia senza il mio caffè e per me il tè ha senso di esistere solo con il
latte.
Scrivendo ho cambiato spesso nome ma sto cercando di trattenermi ultimamente.
Probabilmente non ci riuscirò. Ho distribuito, in passato, storie e idee.
Ghostly
Whisper,
nome della CE multilingue che ho fondato a Dublino, è un
po’ la mia storia.
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