SEGNALAZIONE-THE CUR(S)E DI F.N. FIORESCATO
TITOLO: The Cur(s)e
AUTRICI: F.N. Fiorescato
AMBIENTAZIONE: Fantasy
COVER ARTIST: PF Graphic Design
SERIE: Sensory Game #1.7
GENERE: Fantasy
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf)
PREZZO: Gratis – disponibile solo sul sito della Casa Editrice
DATA DI USCITA: 21 marzo 2020
La primavera è il risveglio dei sensi; ma ciò vale anche per un angelo caduto?
F.N. Fiorescato è la fusione di due pseudo scrittrici: Fiorillo Francesca e Noela Todescato.
All'interno delle loro menti abitano vocine insistenti che pretendono di guadagnarsi il podio della loro
attenzione.
Sette anni fa si sono incontrate quasi per caso e da allora non hanno fatto altro che dar vita e
sofferenze a milioni di personaggi, fino a quando non hanno pensato di “buttarsi” in questa esperienza
del tutto nuova.
Francesca abita nella città eterna, ma sogna i ghiacci del Polo; ama i manga giapponesi
(soprattutto yaoi), gli unicorni, la red velvet e ha una relazione stabile con il suo amato letto che le
permette di rilassarsi e partorire le idee migliori per far soffrire i suoi personaggi.
Noela vive sulle montagne innevate della Valle d'Aosta, canta sempre (tipo juke box vivente),
ama il caldo, ha una seria dipendenza dai dolci, due figli che la fanno impazzire e un amore smodato
per il suo divano. Il sadismo verso i personaggi che partorisce dipende strettamente dal masochismo
che alberga nel corpo della sua socia.
Continuano a pensare di scappare in un posto che metta d'accordo entrambe e hanno votato per
Tenerife, ma per il momento si accontentano di poter passare più tempo possibile insieme, azzerando
i 732 km che le dividono durante le vacanze o gonfiando le tasche delle compagnie telefoniche.
P.S: Ringrazio la Quixote Edizioni e le autrici per questa meravigliosa opportunità è stato un onore per me :)
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giovedì 19 marzo 2020
SEGNALAZIONE-PATISSERIE FRANCAISE.MACARONS IN CERCA D'AMORE DI MARGHERITA FRAY
Secondo la ricetta più in voga alla Pâtisserie Française, c’è un ingrediente che non può mai mancare tra un guscio di “oui” e uno di “pas”: uno strato di altezzosità q.b. a provocare l’ultima assunta Veronica Neri. È una ganache che va lavorata con maestria e non esce dal beccuccio di una sac à poche, ma dalla bocca del pasticcere Pierre Mureau, che dal giorno del colloquio proprio non riesce a trattenersi dal rifilare alla sua nuova assistente dei friabili macarons ripieni di sarcasmo.
Titolo: Pâtisserie Française. Macarons in cerca d’amore.
Autrice: Margherita Fray
Cover: Catnip Design
Genere: Chick lit
Data di uscita: 21 aprile 2020 su tutti gli store principali
Autrice: Margherita Fray
Cover: Catnip Design
Genere: Chick lit
Data di uscita: 21 aprile 2020 su tutti gli store principali
Preorder: 17 aprile 2020
Formato: solo ebook (per il momento)
Prezzo: 2,99 euro
Finale: Autoconclusivo
Trama: Veronica, una venticinquenne romana, si presenta a un colloquio alla Pâtisserie Française. Ed è proprio lì che si imbatte in Pierre Mureau, l’affascinante quanto arrogante, capo pasticcere della pasticceria. Molto francese, molto bello, perfezionista fino alla psicosi. Trova offensivo e riprovevole circa il 90% di quello che fa Veronica. Il suo primo incontro con Pierre non è dei più allegri. Dire che lui la consideri una buona a nulla è riduttivo. Di tutt’altro avviso è Eleonora, la proprietaria della pasticceria, che al contrario del capo pasticcere, è propensa a darle un’opportunità. Quello che all’inizio sembrerà il giusto mix per un disastro, riesce lentamente a diventare altro: Veronica conoscerà lati piacevoli di Pierre che non avrebbe mai immaginato... finché non scoprirà che anche l’irreprensibile Mureau ha dei segreti piuttosto ingombranti.
Sullo sfondo di una Roma torrida e asfissiante, Veronica conosce una versione più matura e adulta di sé, e impara cosa sono l'amicizia e l’amore.
Prezzo: 2,99 euro
Finale: Autoconclusivo
Trama: Veronica, una venticinquenne romana, si presenta a un colloquio alla Pâtisserie Française. Ed è proprio lì che si imbatte in Pierre Mureau, l’affascinante quanto arrogante, capo pasticcere della pasticceria. Molto francese, molto bello, perfezionista fino alla psicosi. Trova offensivo e riprovevole circa il 90% di quello che fa Veronica. Il suo primo incontro con Pierre non è dei più allegri. Dire che lui la consideri una buona a nulla è riduttivo. Di tutt’altro avviso è Eleonora, la proprietaria della pasticceria, che al contrario del capo pasticcere, è propensa a darle un’opportunità. Quello che all’inizio sembrerà il giusto mix per un disastro, riesce lentamente a diventare altro: Veronica conoscerà lati piacevoli di Pierre che non avrebbe mai immaginato... finché non scoprirà che anche l’irreprensibile Mureau ha dei segreti piuttosto ingombranti.
Sullo sfondo di una Roma torrida e asfissiante, Veronica conosce una versione più matura e adulta di sé, e impara cosa sono l'amicizia e l’amore.
Pâtisserie Française: macarons in cerca d’amore.
“Oui, ma non chiamateli pas amaretti”
“Oui, ma non chiamateli pas amaretti”
Raccogliete i capelli in una coda, indossate il
grembiule e lasciate che il nuovo romanzo di Margherita Fray – in uscita il 21
aprile su tutti gli store digitali – vi trascini nel laboratorio della famosa
Pâtisserie Française di Roma. Al di qua della porta a ventola la temperatura è
alle stelle, avrete l’impressione che vi manchi quasi l’aria. Ma sappiate che
il calore dei forni e l’afa di luglio c’entrano poco. A scaldare l’atmosfera
sono i continui battibecchi tra Pierre e Veronica, che non ne vogliono sapere
di lasciare all’altro l’ultima parola.
Secondo la ricetta più in voga alla Pâtisserie Française, c’è un ingrediente che non può mai mancare tra un guscio di “oui” e uno di “pas”: uno strato di altezzosità q.b. a provocare l’ultima assunta Veronica Neri. È una ganache che va lavorata con maestria e non esce dal beccuccio di una sac à poche, ma dalla bocca del pasticcere Pierre Mureau, che dal giorno del colloquio proprio non riesce a trattenersi dal rifilare alla sua nuova assistente dei friabili macarons ripieni di sarcasmo.
Il
pasticcere fatica a comprendere “parce que” Eleonora, il suo capo, abbia
scelto di affiancargli una ragazza che ha una laurea in biologia e nessuna
competenza in materia di dolci. Veronica, invece, non sopporta l’intransigenza
di Pierre. Le sembra di assistere a una sorta di déjà vu:
l’atteggiamento del ragazzo le ricorda quello di sua madre, che in venticinque
anni di vita non gliene ha fatta mai passare una. Ecco perché sa come fare a
tenere testa al francese.
«Oui, a noi le pasticcere non
piacciono pas preparate, ci piacciono ribelli», avrebbe da ridire
lui.
Ma, in ogni caso, capirete presto che a Pierre Veronica piace e viceversa. Perché prima che sui gusci dei macarons, gli occhi del pasticcere si posano sulla ragazza che li assembla. Mentre lei, da parte sua, non riesce a distogliere lo sguardo dalle braccia che mescolano la farcitura. La ganache assorbe la libidine che c’è nell’aria e il sarcasmo assume il sapore del corteggiamento. Macaron dopo macaron. Biscotto dopo biscotto.
Ma, in ogni caso, capirete presto che a Pierre Veronica piace e viceversa. Perché prima che sui gusci dei macarons, gli occhi del pasticcere si posano sulla ragazza che li assembla. Mentre lei, da parte sua, non riesce a distogliere lo sguardo dalle braccia che mescolano la farcitura. La ganache assorbe la libidine che c’è nell’aria e il sarcasmo assume il sapore del corteggiamento. Macaron dopo macaron. Biscotto dopo biscotto.
Pierre e Veronica si tollerano a malapena e sono
attratti l’uno dall’altra: non fanno che contraddirsi. Ma avete presente la
traduzione italiana di “macaron”? Sta per “amaretto” e anche questo è un
controsenso per un dolcetto zuccheroso. Se ci pensate bene, sono le
contraddizioni stesse a essere piuttosto melliflue. Altrimenti non si
spiegherebbe il livello di confusione che sono capaci di causare: degno, per
l’appunto, di un picco glicemico. E tra i due è Veronica, malcapitata nel ruolo
di narratrice, a faticare per conservare un granello di lucidità. Per sua
sfortuna, Pierre Mureau non è l’unica persona incoerente della sua vita. C’è
anche Serena, che sarebbe la sua migliore amica ma si comporta da arpia. Per
non parlare di suo fratello, che nel momento del bisogno la spinge via. E poi
sua madre, che ostenta forza anche quando la paura la tormenta.
Veronica, allora, agisce come una vera apprendista
pasticcera e passa al setaccio tutti i controsensi che le complicano la vita.
Le sue intenzioni sono inequivocabili: vuole eliminare ogni grumo e ottenere
l’impasto perfetto per dei macarons a basso contenuto di zuccheri.
Sarebbe una ricetta facile da eseguire, se non fosse per
la voce che continua a risuonarle nella testa:
«Oui, ma non lo pensi pas».
«Oui, ma non lo pensi pas».
#piùpaspertutti
Estratto di
“Patisserie FranÇaise”
«Quanti macarons hai fatto
nella tua vita?» domanda, osservandomi mentre sollevo una metà di biscotto e la
studio: sono davvero molto belli, lucidissimi, regolari e con il bordino
intorno.
Non ne ho fatti molti.
Ovviamente ci ho provato e ammetto che erano venuti piuttosto carini e buoni
per essere la prima volta, però sicuramente non erano come questi.
La risposta sarebbe “Non
abbastanza”, ma mi mantengo vaga con un: «Non li ho contati…» Deglutisco e gli
lancio un’occhiata inquieta: Mureau mi sta fissando in attesa che sia più
sincera.
«Alcuni» butto lì con
nonchalance.
Lui mi osserva ancora, mi
soppesa, per alcuni secondi gli unici rumori del laboratorio sono il ticchettio
del timer-gallina e il raschiare della sua frusta sul fondo della pentola. Alla
fine sospira, più arreso che arrabbiato. «Non so pas perché ti chiedo le cose» spiega.
Continua a mescolare e
fissarmi, e io mi sento una ragazzina in attesa della punizione dopo una
marachella. La situazione rischia di diventare decisamente più “Cinquanta sfumature
di grigio” del voluto.
Sollevo un indice e senza
aspettare il suo permesso dico: «Quello di Eleonora è l’unico contratto che
firmerò.»
«Eh?» ribatte con una
smorfia.
Scuoto la testa
invitandolo a lasciar correre e continuare.
«Bien, dicevo. Non mi fido pas
a lasciarti la mia crema» spiega tornando al fulcro della situazione. «Quindi
prendine uno e fammi vedere.»
Sbuffo, ma faccio come
dice: prendo metà macaron giallo, poi osservo tre sac à poche già riempite di
creme. Ho paura di prendere la crema alla vaniglia invece di quella al limone:
ne farebbe un caso di stato.
Mureau continua a
fissarmi.
«Potresti aiutarmi» gli
faccio notare senza guardarlo.
«Quella alla tua sinistra»
si arrende a spiegarmi, mentre alza gli occhi al cielo esasperato. «Bastava che
le annusassi. Una bambina di sette anni sarebbe più sveglia di te.»
«Un giorno saremo amici.
Quel giorno mi spiegherai il perché di tutta quest’aggressività» prevedo poi
recupero la sac à poche che mi ha indicato e faccio per spremere.
«Pensi di riuscire a
mettere lo stesso quantitativo di crema in ognuno» mi interrompe proprio quando
sono pronta. Non è una domanda, né un’affermazione. Nel dubbio annuisco.
«Non ci credo pas.»
«Conto» cerco di
tranquillizzarlo.
«Conti?»
«Sì, conto» gli lancio
un’occhiata. «Uno, due, stop.»
«Non far durare troppo
l’uno» mi avverte.
Lo fisso immobile, ancora
con lo stesso, disperato quanto me, mezzo macaron in una mano e la sac à poche
nell’altra. «Come fa a durare troppo “uno”? È uno.»
«Prova a fare un, due.»
Il mio inconscio osserva
il livello di frustrazione salire su, e ancora più su, fino a toccare le
stelle. È quasi poetico.
Mi volto per dargli le
spalle e mettere fine a quest’insostenibile conversazione. Lo sento borbottare
quella che ha tutta l’aria di essere un’imprecazione in francese.
Provo la sac à poche sul
dorso della mano, giusto per rendermi conto di quanto sia fluida la crema e
quanta ne esca, prima di avvicinare il beccuccio al biscotto. Farcisco come
ritengo opportuno, infischiandomene di quello che ne pensa Mureau, poi recupero
l’altra metà e compongo questo povero macaron, rimasto solo troppo a lungo.
Mi volto e gli sbatto
contro, sorprendendolo praticamente addosso a me, in punta di piedi,
nell’evidente tentativo di sbirciare quello che stavo e sto ancora facendo. Lo
spingo via arrossendo.
«Sei infantile, Mureau» lo
rimprovero.
«Come ti pare. Fa vedere.»
Glielo mostro.
Si china e lo osserva come
se potesse dedurne la composizione molecolare da uno sguardo. «Mh» dice infine.
Io sorrido furba: è il
“mh” numero uno, quello che significa può andare.
«Quanto hai contato?» mi
chiede sollevando lo sguardo su di me.
Assottiglio lo sguardo.
«Non te lo dico.»
Sbuffa.
Circa un’ora dopo tutti
gli ottanta macarons hanno trovato la loro anima gemella e se ne stanno tranquilli
a godersi la vita coniugale in una scatola verde, immersi nella carta velina
rosa. Una confezione molto di classe.
Mi fermo a studiarli prima
di mettere il coperchio e Mureau mi si affianca per fare lo stesso: siamo
gomito a gomito, in contemplazione dei macarons.
«Molto meglio di quanto
temessi» osserva.
Gli lancio un’occhiata
divertita. «Puoi anche dirlo, che sono stata brava.»
Ride e ricambia il mio
sguardo. «Vuoi davvero che li giudichi?» domanda a voce bassa.
Lo trovo imprevedibilmente
intimo, soli a parlottare vicini, mentre intorno a noi ci sono dieci milioni di
gradi. Forse è per questo che sento tanto caldo.
«Sarai spietato?» domando
mimando timore. I miei dolcetti sono piccoli e sensibili, potrebbero non sopportare
un giudizio troppo amaro.
Si sbilancia verso di me
spingendomi delicatamente. «Proverò a non esserlo troppo» promette.
Mi mordicchio le labbra da
un lato, mentre annuisco incerta.
Lui si china sul cofanetto
con attenzione e li fissa uno per uno, mentre continua a battersi delicatamente
la punta del naso con l’indice. Lo ammetto, è un tic da concentrazione
adorabile.
«Questo» inizia
indicandone uno. «Questo e questo sono più pieni degli altri.»
Ha appena detto che sono
grassi?
«Anche questo e questo.
Qui – prosegue indicandone tre vicini – hai spinto troppo quando li hai
accoppiati e si sono rovinati...» Si sofferma su uno e lo giudica colpevole.
«Questo è storto.»
Lo fisso serissima. «Lo
hai fatto piangere» dichiaro.
«Una prova discreta»
conclude con un sorriso.
«Nove su ottanta non puoi
definirla solo discreta» mi lamento.
Si stringe nelle spalle.
«L’ho appena fatto» dice tornando a guarnire crostatine.
Gli faccio la linguaccia
quando non guarda.
«Ti ho vista» mi avverte.
«Va’ a chiamare Eleonora e dille che è tutto pronto.»
Ps: Ci tengo a scusarmi con l'autrice per l'enorme ritardo nel pubblicare la segnalazione del suo libro.
martedì 17 marzo 2020
COVER REVEAL-"PATISSERIE FRANCAISE.MACARONS IN CERCA D'AMORE" DI MARGHERITA FRAY
Secondo la ricetta più in voga alla Pâtisserie Française, c’è un ingrediente che non può mai mancare tra un guscio di “oui” e uno di “pas”: uno strato di altezzosità q.b. a provocare l’ultima assunta Veronica Neri. È una ganache che va lavorata con maestria e non esce dal beccuccio di una sac à poche, ma dalla bocca del pasticcere Pierre Mureau, che dal giorno del colloquio proprio non riesce a trattenersi dal rifilare alla sua nuova assistente dei friabili macarons ripieni di sarcasmo.
Titolo: Pâtisserie Française. Macarons in cerca d’amore.
Autrice: Margherita Fray
Cover: Catnip Design
Genere: Chick lit
Data di uscita: 21 aprile 2020 su tutti gli store principali
Autrice: Margherita Fray
Cover: Catnip Design
Genere: Chick lit
Data di uscita: 21 aprile 2020 su tutti gli store principali
Preorder: 17 aprile 2020
Formato: solo ebook (per il momento)
Prezzo: 2,99 euro
Finale: Autoconclusivo
Trama: Veronica, una venticinquenne romana, si presenta a un colloquio alla Pâtisserie Française. Ed è proprio lì che si imbatte in Pierre Mureau, l’affascinante quanto arrogante, capo pasticcere della pasticceria. Molto francese, molto bello, perfezionista fino alla psicosi. Trova offensivo e riprovevole circa il 90% di quello che fa Veronica. Il suo primo incontro con Pierre non è dei più allegri. Dire che lui la consideri una buona a nulla è riduttivo. Di tutt’altro avviso è Eleonora, la proprietaria della pasticceria, che al contrario del capo pasticcere, è propensa a darle un’opportunità. Quello che all’inizio sembrerà il giusto mix per un disastro, riesce lentamente a diventare altro: Veronica conoscerà lati piacevoli di Pierre che non avrebbe mai immaginato... finché non scoprirà che anche l’irreprensibile Mureau ha dei segreti piuttosto ingombranti.
Sullo sfondo di una Roma torrida e asfissiante, Veronica conosce una versione più matura e adulta di sé, e impara cosa sono l'amicizia e l’amore.
Prezzo: 2,99 euro
Finale: Autoconclusivo
Trama: Veronica, una venticinquenne romana, si presenta a un colloquio alla Pâtisserie Française. Ed è proprio lì che si imbatte in Pierre Mureau, l’affascinante quanto arrogante, capo pasticcere della pasticceria. Molto francese, molto bello, perfezionista fino alla psicosi. Trova offensivo e riprovevole circa il 90% di quello che fa Veronica. Il suo primo incontro con Pierre non è dei più allegri. Dire che lui la consideri una buona a nulla è riduttivo. Di tutt’altro avviso è Eleonora, la proprietaria della pasticceria, che al contrario del capo pasticcere, è propensa a darle un’opportunità. Quello che all’inizio sembrerà il giusto mix per un disastro, riesce lentamente a diventare altro: Veronica conoscerà lati piacevoli di Pierre che non avrebbe mai immaginato... finché non scoprirà che anche l’irreprensibile Mureau ha dei segreti piuttosto ingombranti.
Sullo sfondo di una Roma torrida e asfissiante, Veronica conosce una versione più matura e adulta di sé, e impara cosa sono l'amicizia e l’amore.
Pâtisserie Française: macarons in cerca d’amore.
“Oui, ma non chiamateli pas amaretti”
“Oui, ma non chiamateli pas amaretti”
Raccogliete i capelli in una coda, indossate il
grembiule e lasciate che il nuovo romanzo di Margherita Fray – in uscita il 21
aprile su tutti gli store digitali – vi trascini nel laboratorio della famosa
Pâtisserie Française di Roma. Al di qua della porta a ventola la temperatura è
alle stelle, avrete l’impressione che vi manchi quasi l’aria. Ma sappiate che
il calore dei forni e l’afa di luglio c’entrano poco. A scaldare l’atmosfera
sono i continui battibecchi tra Pierre e Veronica, che non ne vogliono sapere
di lasciare all’altro l’ultima parola.
Secondo la ricetta più in voga alla Pâtisserie Française, c’è un ingrediente che non può mai mancare tra un guscio di “oui” e uno di “pas”: uno strato di altezzosità q.b. a provocare l’ultima assunta Veronica Neri. È una ganache che va lavorata con maestria e non esce dal beccuccio di una sac à poche, ma dalla bocca del pasticcere Pierre Mureau, che dal giorno del colloquio proprio non riesce a trattenersi dal rifilare alla sua nuova assistente dei friabili macarons ripieni di sarcasmo.
Il
pasticcere fatica a comprendere “parce que” Eleonora, il suo capo, abbia
scelto di affiancargli una ragazza che ha una laurea in biologia e nessuna
competenza in materia di dolci. Veronica, invece, non sopporta l’intransigenza
di Pierre. Le sembra di assistere a una sorta di déjà vu:
l’atteggiamento del ragazzo le ricorda quello di sua madre, che in venticinque
anni di vita non gliene ha fatta mai passare una. Ecco perché sa come fare a
tenere testa al francese.
«Oui, a noi le pasticcere non
piacciono pas preparate, ci piacciono ribelli», avrebbe da ridire
lui.
Ma, in ogni caso, capirete presto che a Pierre Veronica piace e viceversa. Perché prima che sui gusci dei macarons, gli occhi del pasticcere si posano sulla ragazza che li assembla. Mentre lei, da parte sua, non riesce a distogliere lo sguardo dalle braccia che mescolano la farcitura. La ganache assorbe la libidine che c’è nell’aria e il sarcasmo assume il sapore del corteggiamento. Macaron dopo macaron. Biscotto dopo biscotto.
Ma, in ogni caso, capirete presto che a Pierre Veronica piace e viceversa. Perché prima che sui gusci dei macarons, gli occhi del pasticcere si posano sulla ragazza che li assembla. Mentre lei, da parte sua, non riesce a distogliere lo sguardo dalle braccia che mescolano la farcitura. La ganache assorbe la libidine che c’è nell’aria e il sarcasmo assume il sapore del corteggiamento. Macaron dopo macaron. Biscotto dopo biscotto.
Pierre e Veronica si tollerano a malapena e sono
attratti l’uno dall’altra: non fanno che contraddirsi. Ma avete presente la
traduzione italiana di “macaron”? Sta per “amaretto” e anche questo è un
controsenso per un dolcetto zuccheroso. Se ci pensate bene, sono le
contraddizioni stesse a essere piuttosto melliflue. Altrimenti non si
spiegherebbe il livello di confusione che sono capaci di causare: degno, per
l’appunto, di un picco glicemico. E tra i due è Veronica, malcapitata nel ruolo
di narratrice, a faticare per conservare un granello di lucidità. Per sua
sfortuna, Pierre Mureau non è l’unica persona incoerente della sua vita. C’è
anche Serena, che sarebbe la sua migliore amica ma si comporta da arpia. Per
non parlare di suo fratello, che nel momento del bisogno la spinge via. E poi
sua madre, che ostenta forza anche quando la paura la tormenta.
Veronica, allora, agisce come una vera apprendista
pasticcera e passa al setaccio tutti i controsensi che le complicano la vita.
Le sue intenzioni sono inequivocabili: vuole eliminare ogni grumo e ottenere
l’impasto perfetto per dei macarons a basso contenuto di zuccheri.
Sarebbe una ricetta facile da eseguire, se non fosse per
la voce che continua a risuonarle nella testa:
«Oui, ma non lo pensi pas».
«Oui, ma non lo pensi pas».
#piùpaspertutti
Estratto di
“Patisserie FranÇaise”
«Quanti macarons hai fatto
nella tua vita?» domanda, osservandomi mentre sollevo una metà di biscotto e la
studio: sono davvero molto belli, lucidissimi, regolari e con il bordino
intorno.
Non ne ho fatti molti.
Ovviamente ci ho provato e ammetto che erano venuti piuttosto carini e buoni
per essere la prima volta, però sicuramente non erano come questi.
La risposta sarebbe “Non
abbastanza”, ma mi mantengo vaga con un: «Non li ho contati…» Deglutisco e gli
lancio un’occhiata inquieta: Mureau mi sta fissando in attesa che sia più
sincera.
«Alcuni» butto lì con
nonchalance.
Lui mi osserva ancora, mi
soppesa, per alcuni secondi gli unici rumori del laboratorio sono il ticchettio
del timer-gallina e il raschiare della sua frusta sul fondo della pentola. Alla
fine sospira, più arreso che arrabbiato. «Non so pas perché ti chiedo le cose» spiega.
Continua a mescolare e
fissarmi, e io mi sento una ragazzina in attesa della punizione dopo una
marachella. La situazione rischia di diventare decisamente più “Cinquanta sfumature
di grigio” del voluto.
Sollevo un indice e senza
aspettare il suo permesso dico: «Quello di Eleonora è l’unico contratto che
firmerò.»
«Eh?» ribatte con una
smorfia.
Scuoto la testa
invitandolo a lasciar correre e continuare.
«Bien, dicevo. Non mi fido pas
a lasciarti la mia crema» spiega tornando al fulcro della situazione. «Quindi
prendine uno e fammi vedere.»
Sbuffo, ma faccio come
dice: prendo metà macaron giallo, poi osservo tre sac à poche già riempite di
creme. Ho paura di prendere la crema alla vaniglia invece di quella al limone:
ne farebbe un caso di stato.
Mureau continua a
fissarmi.
«Potresti aiutarmi» gli
faccio notare senza guardarlo.
«Quella alla tua sinistra»
si arrende a spiegarmi, mentre alza gli occhi al cielo esasperato. «Bastava che
le annusassi. Una bambina di sette anni sarebbe più sveglia di te.»
«Un giorno saremo amici.
Quel giorno mi spiegherai il perché di tutta quest’aggressività» prevedo poi
recupero la sac à poche che mi ha indicato e faccio per spremere.
«Pensi di riuscire a
mettere lo stesso quantitativo di crema in ognuno» mi interrompe proprio quando
sono pronta. Non è una domanda, né un’affermazione. Nel dubbio annuisco.
«Non ci credo pas.»
«Conto» cerco di
tranquillizzarlo.
«Conti?»
«Sì, conto» gli lancio
un’occhiata. «Uno, due, stop.»
«Non far durare troppo
l’uno» mi avverte.
Lo fisso immobile, ancora
con lo stesso, disperato quanto me, mezzo macaron in una mano e la sac à poche
nell’altra. «Come fa a durare troppo “uno”? È uno.»
«Prova a fare un, due.»
Il mio inconscio osserva
il livello di frustrazione salire su, e ancora più su, fino a toccare le
stelle. È quasi poetico.
Mi volto per dargli le
spalle e mettere fine a quest’insostenibile conversazione. Lo sento borbottare
quella che ha tutta l’aria di essere un’imprecazione in francese.
Provo la sac à poche sul
dorso della mano, giusto per rendermi conto di quanto sia fluida la crema e
quanta ne esca, prima di avvicinare il beccuccio al biscotto. Farcisco come
ritengo opportuno, infischiandomene di quello che ne pensa Mureau, poi recupero
l’altra metà e compongo questo povero macaron, rimasto solo troppo a lungo.
Mi volto e gli sbatto
contro, sorprendendolo praticamente addosso a me, in punta di piedi,
nell’evidente tentativo di sbirciare quello che stavo e sto ancora facendo. Lo
spingo via arrossendo.
«Sei infantile, Mureau» lo
rimprovero.
«Come ti pare. Fa vedere.»
Glielo mostro.
Si china e lo osserva come
se potesse dedurne la composizione molecolare da uno sguardo. «Mh» dice infine.
Io sorrido furba: è il
“mh” numero uno, quello che significa può andare.
«Quanto hai contato?» mi
chiede sollevando lo sguardo su di me.
Assottiglio lo sguardo.
«Non te lo dico.»
Sbuffa.
Circa un’ora dopo tutti
gli ottanta macarons hanno trovato la loro anima gemella e se ne stanno tranquilli
a godersi la vita coniugale in una scatola verde, immersi nella carta velina
rosa. Una confezione molto di classe.
Mi fermo a studiarli prima
di mettere il coperchio e Mureau mi si affianca per fare lo stesso: siamo
gomito a gomito, in contemplazione dei macarons.
«Molto meglio di quanto
temessi» osserva.
Gli lancio un’occhiata
divertita. «Puoi anche dirlo, che sono stata brava.»
Ride e ricambia il mio
sguardo. «Vuoi davvero che li giudichi?» domanda a voce bassa.
Lo trovo imprevedibilmente
intimo, soli a parlottare vicini, mentre intorno a noi ci sono dieci milioni di
gradi. Forse è per questo che sento tanto caldo.
«Sarai spietato?» domando
mimando timore. I miei dolcetti sono piccoli e sensibili, potrebbero non sopportare
un giudizio troppo amaro.
Si sbilancia verso di me
spingendomi delicatamente. «Proverò a non esserlo troppo» promette.
Mi mordicchio le labbra da
un lato, mentre annuisco incerta.
Lui si china sul cofanetto
con attenzione e li fissa uno per uno, mentre continua a battersi delicatamente
la punta del naso con l’indice. Lo ammetto, è un tic da concentrazione
adorabile.
«Questo» inizia
indicandone uno. «Questo e questo sono più pieni degli altri.»
Ha appena detto che sono
grassi?
«Anche questo e questo.
Qui – prosegue indicandone tre vicini – hai spinto troppo quando li hai
accoppiati e si sono rovinati...» Si sofferma su uno e lo giudica colpevole.
«Questo è storto.»
Lo fisso serissima. «Lo
hai fatto piangere» dichiaro.
«Una prova discreta»
conclude con un sorriso.
«Nove su ottanta non puoi
definirla solo discreta» mi lamento.
Si stringe nelle spalle.
«L’ho appena fatto» dice tornando a guarnire crostatine.
Gli faccio la linguaccia
quando non guarda.
«Ti ho vista» mi avverte.
«Va’ a chiamare Eleonora e dille che è tutto pronto.»
lunedì 16 marzo 2020
SEGNALAZIONE-FINO ALLA FINE DEL CIELO DI ANGELA CONTINI
Titolo: Fino alla fine del cielo
Genere: Contemporary Romance
Prezzo Ebook: 2,99
Prezzo cartaceo: da definire
SINOSSI “FINO ALLA FINE DEL CIELO” (ANGELA CONTINI)
Keith Morgan e Chelsea Fisher hanno condiviso tutto fin dall’infanzia, quando Chelsea, a tredici anni, a causa di un bacio dato per scherzo, si è accorta di provare qualcosa di più per il suo migliore amico. Ma Keith non ha mai dimostrato più di una affettuosa amicizia per lei. Le cose cambiano nel momento in cui Chelsea, stanca di desiderarlo senza averlo, propone a Keith di fare sesso senza nessun impegno. Lui ha dei dubbi, una quasi ex moglie e un figlio piccolo, ma per qualche ragione, non riesce a dirle di no e, con la complicità di una famiglia impicciona, i due si ritroveranno in un gioco divertente e un po’ perverso che, forse, servirà a scoprire le carte in tavola.
Riuscirà mai Chelsea a confessare al suo migliore amico il suo amore? E Keith verrà finalmente a patti con quello che prova realmente per Chelsea?
BIO
Angela Contini
è nata in Germania ma è italianissima. Vive in un piccolo paesino con il marito e il figlio. Ama guardare serie TV, ascoltare musica e preparare dolci. Con la Newton Compton ha pubblicato Tutta la pioggia del cielo, Tutte le stelle del cielo, Tutto l'infinito del cielo, Tutte le nuvole del cielo, Tutti i colori del cielo, Tutta la neve del cielo e la Hunted Series.
P.S. Ringrazio l'autrice per avermi dato questa stupenda opportunità :)
venerdì 13 marzo 2020
SEGNALAZIONE-PEPPE E LE STORIE CHE APRONO I CUORI DI GIUSEPPE BUTTO'
Titolo: Peppe e le storie che aprono i cuori
Autore: Giuseppe Buttò
Formato: Rilegato
Genere: Libri per bambini
Collana: Pikkoli
Anno: 18 gennaio 2020
Pagine 100
Disponibile anche in formato e-book
Sintesi
Una raccolta di racconti per bambini dal piglio fresco e incantato che solo una penna giovane può conferire: Peppe e le chiavi del cuore porterà i piccoli lettori a vivere mille avventure.
Ps: Ci tengo a scusarmi con l'autore per l'enorme ritardo nel pubblicare la segnalazione del suo libro.
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SEGNALAZIONE-UNA VITA IN BLU E ROSA DI ANTONELLA CITTADINO
Titolo: Una vita in blu e rosa
Autore: Antonella Cittadino
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 6 dicembre 2019
Pagine 86
Disponibile anche in formato e-book
Sintesi
Una vita in blu e rosa è una storia lineare che ha il pregio di conquistare il lettore, di renderlo partecipe della trama. L’Autrice stessa nell’incipit spiega: “Non strapperei nessuna delle pagine che la compongono, nemmeno quelle cariche di sofferenza, anche se ne cambierei volentieri il decorso, se mai potessi”. Dal punto di vista letterario, è un ottimo punto d’inizio, specie se la storia è il pretesto per introdurre valori di vita densi, come il rispetto tra le persone, la forza, il coraggio delle donne e l’amore.
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SEGNALAZIONE-IL CIABATTINO, IL CORVO E ALTRE FAVOLE DI ANNALISA GODEAS
Titolo: Il ciabattino, il corvo e altre favole
Autore: Annalisa Godeas
Formato: Rilegato
Genere: Libri per bambini
Collana: Pikkoli
Anno: 18 gennaio 2020
Pagine 70
Disponibile anche in formato e-book
Sintesi
Queste storie sono dedicate ai bambini che vogliono immergersi con la fantasia in luoghi incantati, ma anche a tutti quelli che vogliono mantenere vive emozioni che, sin da piccoli, custodiscono nel loro scrigno interiore per infondere speranza e amore nella vita.
Ps: Ci tengo a scusarmi con l'autrice per l'enorme ritardo nel pubblicare la segnalazione del suo libro.
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SEGNALAZIONE-I SOGNI PROFUMANO DI TE DI SABINA DI GANGI
Titolo: I sogni profumano di te
Autrice: Sabina Di Gangi
Casa editrice: Literary Romance
Uscita: 18 marzo 2020
Offerta lancio: 1,99
Sinossi:
Barbara Prescot ha un solo obiettivo nella vita: diventare un importante avvocato, proprio come lo era suo padre. La Fillen & Associates di Londra è il top, ma lì dovrà fare i conti con Brad Fillen, un uomo viscido e subdolo che la assume senza che lei abbia nessuna qualifica. Ciononostante, lotta per continuare a credere nel suo progetto, lasciandosi ammaliare da una scia di un profumo che la cattura ogni qualvolta mette piede nello studio. L’intenso profumo appartiene a David J., braccio destro di Fillen. Sedotta e ammaliata, Barbara segue la scia dimenticando di chiedersi perché David J. le regali la felicità per poi strappargliela dal cuore nel più subdolo dei modi…
Link:
https://www.amazon.it/sogni-profumano-Collana-Literary-Romance-ebook/dp/B085TQT1JL/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=i+sogni+profumano+di+te+sabina+di+gangi&qid=1584105207&s=digital-text&sr=1-1
SEGNALAZIONE: LA BIMBA DI ZUCCHERO FILATO-NEI COLORI DELL'ALBA DI ROSSELLA PAONE
Titolo: La bimba di zucchero filato-nei colori dell'alba
Autore: Rossella Paone
Formato: Rilegato
Genere: Narrativa
Collana: Kimera
Anno: 28 gennaio 2020
Pagine 258
Disponibile anche in formato e-book
Sintesi
Avete presente un romanzo di avventura? Di azione? Dove un colpo di scena è seguito sempre da uno successivo? Beh direi che questo è un romanzo di avventura e di azione. Solo che al posto delle pallottole ci sono le parole, al posto delle sparatorie ci sono le rivelazioni, le emozioni, gli incontri di esseri umani che possono diventare tragedie ma anche, per fortuna, veri e propri miracoli. Paolo Di Giannantonio
Ps: Ci tengo a scusarmi con l'autrice per l'enorme ritardo nel pubblicare la segnalazione del suo libro.
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SEGNALAZIONE-OGNI ALBA RIMASTA DI NOEMI ANTONELLI
DISPONIBILE IN
PREORDINE
IN VENDITA DAL 31 OTTOBRE
2019
ebook €2,99
ebook €2,99
cartaceo €12,99
Enola
ha ventisette anni, lavora per un'importante casa editrice e la sua
intelligenza le ha permesso di non passare mai inosservata.
Stimata
per la bravura dai colleghi e contesa dalle case editrici concorrenti, Enola si
sveglia ogni mattina accarezzando la scritta tatuata sotto la clavicola
sinistra, 'se cotidie mori'.
Diego
ha ventisette anni, lavora nell'agenzia immobiliare di famiglia e vive una
perfetta vita insieme ad Asia, la sua fidanzata storica. Vittima della
quotidianità e incapace di progettare qualcosa per un giorno che non sia quello
successivo, Diego si sveglia ogni mattina nella speranza di dare una scossa alla
monotonia che lo attanaglia e divora lentamente.
Enola
e Diego, vecchi compagni di scuola, dopo la maturità non si sono più incontrati
nonostante vivano nella stessa città. Trascorsi anni di silenzio, Enola si
presenta a casa di Diego e le parole da lei pronunciate scateneranno una serie
di eventi che cambieranno inesorabilmente le loro vite.
Ogni
alba rimasta è una storia per cuori forti. È una storia per chi ama forte, con
tutto il cuore.
Noemi Antonelli, classe ’94, nasce a Roma in un caldo giorno di
fine giugno e vive ancora lì; non è difficile incontrarla sui mezzi pubblici
intenta a leggere qualche libro o a scriverne uno sulle note del telefono. Ex-allieva
della Scuola Militare Nunziatella, laureata in Scienze dell’Alimentazione,
Noemi si divide tra lavoro e scrittura. Pubblica su Wattpad la trilogia ‘Enola’
che ha appassionato e continua ad appassionare migliaia di lettori. Ogni alba rimasta, primo volume della
trilogia, è il suo esordio letterario edito More Stories.
Ps: Ci tengo a scusarmi con l'autrice per l'enorme ritardo nel pubblicare la segnalazione del suo libro.
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giovedì 12 marzo 2020
SEGNALAZIONE POLVERE DI CACAO DI DESY GIUFFRE'
DISPONIBILE IN PREORDINE SU
AMAZON.IT
IN VENDITA DAL 6 MARZO 2020
ebook €2,99 pp. 306
ebook €2,99 pp. 306
cartaceo €10,99 pp. 306
DISPONIBILE SU KINDLE
UNLIMITED
Joanna
Liguori è una giovane studentessa a un passo dalla laurea in Filologia Romanza.
Vive
con la sua famiglia dall’impronta a Modica, antico paese della Sicilia
orientale, e la sua più alta aspirazione sarebbe diventare una romanziera di
successo. Tuttavia, sono diversi i fattori che la vincolano. Tra questi, uno in
particolare le impedisce d’inseguire i suoi sogni: l’antica cioccolateria di
famiglia. La Dolceria Liguori, infatti, da quasi un secolo è un vero e proprio
caposaldo del paese, finché un giorno una terribile sciagura decide di
abbattersi sull’antica impresa famigliare. Carmen, la sorella di Joanna, muore
all’improvviso.
Consapevole
dei suoi limiti da pasticcera e incapace di sopportare la delusione causata
alla famiglia, Joanna decide di non permettere che i suoi sogni si
addormentino, seguendo alcune delle magiche parole che la sorella era solita
suggerirle.
E
quale migliore occasione se non quella che le si presenta quando, a qualche
mese dalla morte di Carmen, le viene consegnata una lettera di ammissione alla
Valletti’s Accademy, prestigiosa accademia di scrittura?
Sarà
proprio qui che per Joanna avrà inizio una nuova storia fatta di vittorie e
rinunce, ricette che sanno raccontare e segreti inconfessabili che dovranno
trovare la forza di essere svelati.
Una
nuova storia, la sua, impressa in quel ricettario segreto che è scritto nel suo
cuore.
Desy Giuffrè è nata a La Spezia nel 1985. Quando non viene rapita
dai personaggi che ama creare, vive sulla costa ionica della Sicilia e, con il
marito, gestisce la dolceria dei loro sogni. Lettrice vorace e amante dei
fiori, adora fare lunghe passeggiate nel folto dei boschi o in riva al mare. Il
silenzio, la buona musica, il profumo della terra bagnata e l’immenso blu del
cielo sono le condizioni ideali per la sua ispirazione.
Ps: Ci tengo a scusarmi con l'autrice per l'enorme ritardo nel pubblicare la segnalazione del suo libro.
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